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Chansons Invisibles

by Zondini et Les Monochrome

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      €7 EUR  or more

     

1.
Bye bye Norma Jean Giaccion chiusi qui Dubbi e sex appeal Barbiturici La tua vita, i miei guai Non ne fare un dramma lo so che impazzirai Cosa cerchi di più Stai per conquistare Il solitario Luke Nuda in 3D Giace ancora qui Dea d'Accademy Monroe Marylin Se sommiamo i tuoi guai Alle le mie imprese Verdrai che brinderai Non accetto i tuoi mai Camminare Sul mondo mi vedrai Non so perdere Meglio ridere Affrontare il caos Senza cedere Il mondo di Lloyd è severo ma tutto è trattabile Per ogni problema un pensiero è già pronto a sorprendere Basta correre Per sfuggire ai tuoi guai Se la terra trema Più forte ballerai E Dio solo lo sa Quanta adrenalina Ancora brucerai Viaggio in Paradiso Volo verso OZ Oltre le foreste Marte e Venere Mari di silenzio Rime e poesie Perse dentro a un circo nella cenere Febbre e Jazz
2.
Carpe Diem 02:58
E se domani non ci fosse E se domani non ci fosse E se domani scomparisse Carpe Diem Carpe Diem Sogno straniero, finisce qui il sentiero Sogno straniero, ancora poco e ci vedremo Ma se domani non ci fosse E se domani non ci fosse E se la notte non finisse Carpe Diem Carpe Diem Sogno straniero, poche parole e mi hai frainteso Qui tutto nero, ma non mi sono ancora arreso E se domani non ci fosse E se domani non ci fosse E se la notte non finisse Carpe Diem Carpe Diem Stringi le mani sulle mie E stringimi forte Carpe Diem Carpe Diem E mentre il tempo ci consuma dormi già Sognando mondi senza nome, senza età E mentre il tempo ti tradisce cambi già Vestendo i panni di una nuova identità Sogno straniero, costa troppo il tuo pensiero No tengo dinero, neanche un penny ma ti credo E se domani non ci fosse E se domani non ci fotte Non pagherei le tue bugie Carpe Diem
3.
Karina 04:11
Promettendo libertà Il mare scalda l'anima Con bellezza plastica Che il cuore non dimentica Esser forte e tenera La tua tremenda volontà Vince ogni chimica Distruggendo la realtà Un cortometraggio La più bella età Di novelle vaghe E complicità Serve un nuovo nome Mon petit soldat Se la donna è donna Ti chiamo Karina So che menti e immagini Berlino nell'oscurità Tra fantasmi estatici A caccia della verità La tua pelle fragile Al tempo sopravviverà Attraverso i secoli L'inverno non ci troverà Ma che mi fissi? Che mi guardi? Non mi sfottere! Sì mi ami... Ma Cosa ami? Che cosa vuoi da me? Un cortometraggio Rendez-vous à Bray Pane e cioccolata Quello che vorrai Serve un nuovo ritmo Armoniosità Prendi questa mano Balliamo Karina
4.
Audrey 04:26
Che cos'è Che ti fa piangere Favola Fragile Sul tuo viso Inconfondibile Scorrono Nuole Con spiragli in grado di sorprendere Un sorriso pronto anche a cedere Ad un attimo intramontabile Certe luci che dovremmo spegnere Per rubar Diamanti e dollari E tornar Liberi Dai tuoi ruoli pellicole di un film Mollali Resta qui C'è una chiave per tornare a vivere Tra le rose che non vuole cogliere Per entrare in un mondo esile Dietro a porte fatte per proteggere. In disparte Ti guardo da quaggiù. Audrey
5.
Ritorno a casa Guardo il display Chiudo la porta Parlo con lei Da un'altra stanza Altra città La sua risposta Resta in stand-by Ti logori mi provochi e giochi un po' con me Sorvolo sui rimproveri è ormai palese che Telefono senza feeling Ripeto ogni frase con te Sospeso ma senza sospiri Mi auguro quel che non c'è Telefono senza feeling Aspetto e risposta non c'è Sorpreso ma senza sorrisi M'immagino quel che non c'è In tutto il mondo Ti cercherei Tu ridi pure Ti ascolterei Legata a un dubbio La voce che Punge e sparisce Parla con me Ti imita ti limita si strutte un po' per te Sorvola sulla metrica è ormai palese che Telefono senza feeling Ripeto ogni frase con te Sospeso ma senza sospiri Mi auguro quel che non c'è Telefono senza feeling Aspetto e risposta non c'è Sorpreso ma senza sorrisi M'immagino quel che non c'è Bisbigliando vecchi errori io e te Diventando vecchi e soli io e te Rispettando vecchi ruoli senza te Respirando sotto suolo senza te Rivegliandomi da solo, come te Feeling bad
6.
Acqua che scorre Un mondo si scioglie Tra vite infinite Raccolgo le spoglie Di sabato sera Rubati alla notte Tira dischi e coperte E un mare di bolle Però... Siam rami di fiume Raschiamo marciume Da ogni bocciolo Di roseo vecchiume Tra antichi castelli Torniamo vicini Sembriamo due amanti Ma siamo assassini Però Io stavo bene Bene con te Così Tutto procede da copione E non servon le parole Per portar cattive nuove Tra i disegni delle aiuole Lei ascolta e non si muove La strada prosegue Chilometri e note Torniamo da un sogno Ormai a mani vuote Tra i resti di un mondo Che trema e che scuote Mi stringi più forte E sterzo le ruote Su un ultimo giorno nel mio calendario La nostra avventura Diventa antiquario Promesse e speranze Di sogni infranti Diventan veleno per ruvidi amanti Così Io stavo bene Al caldo con te Però Tutto si squaglia sotto il sole Corro forte senza suole Non mi servon scarpe nuove Spezzo rovi, pesto aiuole Io la scanso e non si muove Non mi può servire niente La rincuoro ma lei mente Mentre canta sorridente La ballata del bidente La carne che Ogni weekend Sanguina ancor per te Su calici di salice Raccolgo lacrime Ripongo cuore e anima in vecchie scatole
7.
Con te dovrò scommettere Qualche parola in più Per farti ancora credere Di averla vinta tu Però mi seguirai Lo so mi seguirai Non ti si può combattere Dovrò ingannarti un po' Per poi vederti immergere Fin dove il corpo può Un attimo di più Ancora un po' di piu' E poi riemergere Tra Spine e spinaci Soffrire mi fa bene e per questo mi piaci Stiamo abbracciati Balliamo per restare e riempirci di baci Nentre cantiamo Faccio l'ignavo E recitiamo La ballata del Savio Lo so dovrò rincorrerti In fondo a questa via Non posso certo cedere Un giorno sarai mia Lo so ti stancherai Lo so ti arrenderai C'è poco da discutere Dovrò impegnarmi un po' Ti fermi e torni a ridere Scherzando dici no E torni a correre Per farmi perdere Tra Spine e spinaci Soffrire mi fa bene e per questo mi piaci Stiamo abbracciati Ballare per restare e riempirti di baci Mentre cantiamo E recitiamo SU STRADE STRETTE IL MIO SENTIERO MI GUIDA CON AMOR TRA CASE APERTE AL MIO DESTRIERO TRA BALLI E IL SAVOR RAGAZZA SENZA UN CUORE RAGAZZA DI CITTA' IL CENTRO E' UNA VORAGINE INGHIOTTE VANITA' CHE SPLENDIDO ONDEGGIARE TRA TERRA, CIELO E MARE CHE DOLCE NAUFRAGARE LO SO MI PUOI SALVARE DAL FIUME TRASCINARE
8.
Rimani fino a tardi questa sera Di uscire non ne ho più voglia sai Potremmo rifugiarci in cantina Aprire l'album di quando ti incontrai Portarci dietro dischi e una coperta Scaldarci i piedi da balli sui ghiacciai Accendere una stella in fondo agli occhi E distillare baci di Cognac E non starla a scomodare Vecchia Romagna Piano mentre fuori dorme Vecchia Romagna I colli che respirano i tuoi sogni Di santi ubriachi di bontà Proteggono con cura i nostri cuori Dal freddo che attanaglia la città Il tuo destino avvinto al mio giardino Dove ho cresciuto oro e cecità Attende di raccogliere il mattino Il frutto della nostra intimità Mentre il sole sta aspettando Vecchia Romagna Mentre il tempo si è fermato Vecchia Romana E mi guardi dietro a foglie morte Occhi di beccaccia Alla patria degli amori Scegli la campagna E sussurri buona notte Vecchia Romagna Diventiamo terra e zolle Vecchia Romagna Crema, coca, vino e stelle Vecchia Romagna
9.
Le luci che si accendono Son pronte a darti il via Disturbano la polvere Lungo la ferrovia Le ombre poi si allungano Tra fuochi e bramosia Mentre la bruma sfuma un po' Si attende l'allegria Che ti aspetti caro Marco Che ti aspetti al crocevia Tra le case illuminate arredate di follia Chi ti aspetta Marco Polo Chi ti aspetta, chi ti invia Sia la meta, la partenza Non riesci a starne senza Come in un Ippodromo Palindromo Non ci fermiamo mai Tu sudi e dai il massimo Ma poi rallenti e stai Da sola dentro un attimo Non so se tornerai Fin quando tu vorrai Potrai Riprendere il tuo viaggio Amarla alla follia Cercarla tra la polvere Pregarla in abbazzia Ai piedi dei calanchi Dove muore la realtà Gli armenti e gli eremiti Non chiedono pietà Che ti aspetti viaggiatore Qual'è la tua melodia Le trombe le gran casse rovinan la magia Chi ti aspetta narratore Chi ti legge, chi ti spia Sia la fine, la partenza Non riesci a starne senza Come in un Ippodromo Palindromo Non ci fermiamo mai Tu studi e dai il massimo Ma poi rallenti e stai Da sola dentro un attimo Non so se tornerai Tenendo le distanze Frenando le memorie Schivando le vittorie Fin quando tu vorrai Potrai Protrai
10.
Non parlare Abbracciami e vedrai Che basta poco.... Poco... E tutto passerà L'amore è una droga Potente più che mai Lasciamo i confini Lasciamo la città Hai tutto il tempo Il giorno attenderà Che tutto bruci, brucia Si cicatrizzerà Non c'è più un suono Non c'è perplessità Solo sogni, sogni Che gridano e implorano Omnia Vincit Amor Balla Intorno al Fuoco Omnia Vincit Amor Basta Ancora Poco Mutazioni Precetti epicurei Come tutto quel che nuoce Ti voglio e non vorrei Pensarti a luci rosse All'angolo di un bar Se schiocco le mie dita Distruggo la realtà Armonia Idillio e crudeltà La follia Nella semplicità Di metafore Bucoliche Omnia Vincit Amor
11.

about

ZONDINI ET LES MONOCHROME
CHANSONS INVISIBLES
Etichetta: KinGem Records
Distribuito su Amanzon, iTunes, Spotify, Bandcamp

Genere: Indie Pop/Cantautorato Italiano, brani originali

WEB: www.zondini.com
FACEBOOK: www.facebook.com/Zondini
SOUNDCLOUD: soundcloud.com/zondini
BANDCAMP: zondini.bandcamp.com

"Chansons Invisibles" è il secondo album per Zondini dopo l'esordio "Re:Visioni del Tempo", candidato come miglior album al Premio Tenco.

I riscontri positivi del primo lavoro hanno contribuito a far aggregare attorno al progetto una band, chiamata Les Monochrome. È con Nico Zanetti alla batteria, Gennaro Spaccamonti alla chitarra, Andrea Russi al basso che viene cercato un nuovo approccio alla costruzione delle canzoni, questa volta provate per mesi e registrate interamente in due session al Fanthome Studio di Forlì.

Il nome dell'album è un tributo ad Italo Calvino, francesizzato in omaggio ai diversi riferimenti di Zondini nei lavori precedenti. L'album è un palindromo mancato, ogni brano gravita attorno ad un nucleo rispecchiandosi con il suo doppio. Il concept del lavoro è quello di una ragazza costretta a trascorrere un pomeriggio in casa, tra la provincia sbirciata dalla finestra e i sogni di Hollywood che penetrano i suoi pomeriggi da libri, canzoni e vecchi filmati.

credits

released March 17, 2014

Mark Zonda: Voce, Chitarre, Tastiere, Diamonica, Armonica
Gennaro Spaccamonti: Chitarre
Andrea Russi: Basso
Nico Zanetti: Batteria

Fanto: Tastiere
Simona Rovida: Voci

Fotografia: Bessie Secor
Modella: Denise Benetti

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Zondini Cesena, Italy

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